Il progetto educativo rivolto ai giovani studenti della scuola secondaria, di primo e secondo grado trae spunto dal libro della scrittrice filosofa Hannah Arendt , “LA BANALITA’ DEL MALE. Eichmann a Gerusalemme “, che scrisse nel 1963 quale inviata del giornale New Yorker al processo, iniziato a Gerusalemme nel 1961 e concluso con la condanna a morte di A. Eichmann, ufficiale tedesco, collaboratore delle SS, responsabile della deportazione degli ebrei. Il punto di riflessione è rivolto alla importanza del pensiero critico: l’agire dell’uomo, in ogni suo contesto, deve avere riguardo alla sua capacità di pensiero, di discernere il bene dal male. Il percorso formativo è stato realizzato con lo strumento del CineLab, attraverso la proiezione di docufilm si sono affrontate tematiche di particolare rilievo sociale: discriminazione ed odio razziale, cambiamenti climatici, social network, leggi di mercato, equità del processo, crimini di guerra e Corti internazionali per la protezione dei diritti umani. In ogni proiezione è stata trattata l’importanza della consapevolezza nelle scelte e le conseguenze che esse, nel bene e nel male, possono apportare all’umanità. Il confronto sul tema, attualizzato alle problematiche storiche contingenti, è stato condotto anche sul piano internazionale, con le Istituzioni custodi dei diritti umani.